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Una vita – La mostra sulle opere di Gavino Sanna

8 Dicembre 2023 @ 10:00 - 7 Gennaio 2024 @ 19:00

 

Dall’8 dicembre al 7 gennaio | sale espositive Lo Quarter

Orari di apertura venerdì – sabato – domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19

L’esposizione è visitabile gratuitamente.

 

Gavino Sanna è il più famoso e premiato pubblicitario italiano.

Le sue campagne hanno fatto la storia e ancora oggi molti marchi devono la loro immagine nel mondo al suo genio creativo.
Partito da Porto Torres è arrivato negli Stati Uniti: diplomatosi alla New York University ha lavorato per le più grandi agenzie di comunicazione americane, vincendo sette Clio, l’Oscar mondiale della pubblicità. Ritornato in Italia ha dato vita a spot celebri ancora oggi, lavorando per i più importanti brand nazionali come Fiat, Barilla, Mulino Bianco, Giovanni Rana.

“Una vita” è la mostra che celebra le sue opere, un viaggio in cinque stanze che ripercorre la carriera di Gavino Sanna: dalle campagne pubblicitarie e sociali sulla Sardegna a quelle nazionali e internazionali, passando per le celebri caricature e gli iconici disegni. Un’esposizione unica per ammirare l’evoluzione della comunicazione negli anni e capire come la pubblicità può essere un’arte.

 

Gavino Sanna è il più famoso e premiato pubblicitario italiano. Ha studiato architettura all’Istituto d’Arte di Sassari ed ha avuto come maestri: Filippo Figari, Stanis Dessy, Eugenio Tavolara, Vico Mossa, Mauro Manca e Salvatore Fara. Per un paio d’anni Gavino a Sassari ha avuto la cattedra all’Università dove insegnava “comunicazione” e all’Accademia di Belle Arti dove insegnava “design”. Ha fatto parte del comitato scientifico della scuola sperimentale del cinema dove è stato anche membro del consiglio di amministrazione con: Francesco Alberoni, Dante Ferretti, Giancarlo Giannini e Carlo Rambaldi. In America ha conseguito un diploma alla New York University. Gavino da solo ha vinto più premi che tutte le agenzie italiane insieme. Tanto per ricordare: sette Clio, l’Oscar Mondiale della pubblicità; sette Leoni al Festival Internazionale di Cannes; l’unico Telegatto vinto da un pubblicitario italiano; quattro sono i Golden Pencil dell’Art Directors Club Italiano; due i riconoscimenti dell’International Film Festival di New York; sei Max Award; un Grand Prix italiano; sette Agorà. Gli sono stati assegnati: il Gran Premio Pio Manzù e il Premio Gianbattista Bodoni. Ha vinto due Gold Award all’Art Directors Club di New York e il Golden Pencil all’One Show in America. Sette sono stati gli Andy Award e quattro i Moebius Award di eccellenza. Sassari città lo ha gratificato con il Candeliere d’Oro per aver portato alto nel mondo il nome della Sardegna. Il Comitato Scientifico della Fondazione Lucio Colletti gli ha assegnato il “Temo d’Oro” per la comunicazione. Gavino ha ricevuto: il premio città di Trento, città di Bolsena, città di Nuoro, di Banari, di Oristano, di Cagliari, di Suvereto e di Orani. Il Pericle d’Oro, il premio Internazionale di Houston e quello internazionale Zenias. Le città di Sant’Anna Arresi, Varese, Busachi, Oristano gli hanno conferito la cittadinanza onoraria. La città di Arzana gli ha conferito il premio Porcino d’Oro oscar della gastronomia. Nel 1999 il gruppo sardo di giornalisti sportivi gli assegna il premio “Ussi” per il contributo al mondo dello sport come presidente onorario dell’Amatori Rugby Alghero e per il progetto “Ospedale Gaslini” di Genova con la squadra della Juventus. Nel 2001 gli è stato assegnato il premio “La Maschera Punica”. Nel 2003 lo premiano “Sardo dell’Anno”, la consulta provinciale del volontariato di Sassari gli assegna il premio “il Nuraghe” e Oristano il premio “Maschera della Sartiglia”. Nell’aprile del 2009 la Fondazione Rotary International ha attribuito a Gavino il Paul Harris Fellow. Nel 2017 gli è stato assegnato in Sardegna il premio “Filippo Figari”. Nel 1998 gli viene conferita dall’Università di Sassari la laurea “Honoris Causa” in sociologia della comunicazione di massa e scienze della comunicazione. Nel 2010 l’Università degli Studi di Ferrara gli ha assegnato la laurea “Honoris Causa” in neuroestetica. Dopo 10 anni trascorsi in America torna in Italia per fondare la Benton & Bowles. In seguito diventa presidente e direttore creativo della Young & Rubicam, l’agenzia più grande del mondo. Nel 1988 Gavino Sanna viene nominato dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga “Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. Nel 2009 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, gli ha conferito l’onorificenza di Grande Ufficiale all’Ordine e al Merito della Repubblica Italiana. Gavino Sanna ha pubblicato 38 libri. Nel 2000 lascia definitivamente l’attività di pubblicitarioe dal 2008 si dedica alla sua azienda vitivinicola, Mesa, fondata nel sud Sardegna a Sant’Anna Arresi, oggi partner del Gruppo Santa Margherita.

Cos’è la caricatura

Chissà perché, quando penso ad una forma di comunicazione come la caricatura, mi sovviene l’immagine di un piccione viaggiatore: cioè un sistema semplice e tradizionale, ma sempre efficace di veicolare un messaggio. Un messaggio da prendere al volo. Qual è l’ideale del caricaturista? Il ritratto che accentua e deforma i tratti caratteristici di un personaggio – attraverso l’iperbole, il paradosso, l’allegoria, la parodia – nasce da una vena critica e serve per scoprire e rivelare la natura umana più occulta di un personaggio: toglie la maschera dell’uomo ufficiale, ne rivela i vizi. Perciò, il caricaturista fornisce la carta di identità di un personaggio e di un’epoca. In fondo la tecnica di un caricaturista è simile a quella di chi compone un identikit: condensa i tratti salienti di un personaggio. Da una caricatura potrete immaginare statura, peso, impronte digitali, gioie e tormenti, intimi pensieri e occulti sentimenti di un uomo. Ma c’è un’evoluzione nella caricatura, o è un genere che sopravvive a sé stesso? È vero, che, di caricature viventi siamo circondati. Le caricature – come orribili mutanti – sono tra noi; sono tra quei personaggi che si sottopongono al gioco dei segni morfologici, del travestitismo come genere tra natura e artificio degli eccessi teatrali dell’ambiguità. Del resto, se si pensa all’immagine fisica dell’uomo si pensa ai miracoli dell’ingegneria genetica: l’uomo scimmia, lo scimpanzuomo, il prodotto di laboratorio. Questo è il futuro che ci attende. E allora, come farà la figura classica dell’artigiano – caricaturista – penna, inchiostro, foglio di carta – a seguire queste evoluzioni involuzioni? Che cosa gli resterà da caricaturizzare: uno scimpanzuomo? “Talvolta mi domando se i sentimenti che provo sono così umani come sono portato a credere” Insomma, siamo uomini o caricature?

Dettagli

Inizio:
8 Dicembre 2023 @ 10:00
Fine:
Gennaio 7 @ 19:00

Luogo

Lo Quarter
Italia + Google Maps